… i confini delle nostre abitazioni paiono farsi sempre più stretti …

di | 25 Aprile 2020
Quando, in queste belle mattine di sole, la luce entra dalle alte vetrate della chiesa ed illumina tutta la navata, non posso fare a meno di notare la polvere che si sta depositando copiosa sulle larghe panche che da troppo tempo non ospitano più alcun fedele. Ho pensato che non prenderò lo straccio per ripulirle, non le pulirò … almeno non subito. 
Non lo farò perché, se è vero che tutti noi siamo coperti da un velo di malinconia, è anche vero che ciò che sta accadendo in questo tempo è  commovente quanto inaspettato: In questi giorni dove i confini delle nostre abitazioni paiono farsi sempre più stretti,  le occasioni per sentire gli amici più cari sembrano moltiplicarsi. Quelli che una volta erano saluti veloci, oggi diventano serene chiacchierate. Il desiderio di vederci, di sentire la nostra voce, di sorridere in amicizia è più forte di ogni limite e di ogni vincolo… la parola “Compagnia” sta toccando la nostra carne, come mai prima d’ora!
Con questa confidenza, caro amico, desidero condividere con te una lettera che mi giunge da un amico sacerdote che è parroco a New York. 
Se apri il link della Messa di Pasqua che ti allego qua sotto, puoi vederne il volto, ma soprattutto cogliere il suo accento bresciano. Padre Angelo, sacerdote Missionario Scalabriniano forse, mai avrebbe pensato di essere inviato missionario nella “Grande Mela” ed in una parrocchia nel posto più gettonato di Manhattan…nel luogo dove l’onnipotenza dell’uomo è manifestata con ridondanza… eppure la Provvidenza, che supera ogni umana misura e previsione, ha reso la sua presenza inaspettatamente preziosa. 
Ricambiamo i suoi saluti … stupiti dall’evidenza che, in Cristo, la nostra fraternità deborda ogni limite di spazio e di tempo…
Caro don Giacomo, 
In questo momento difficile e tremendo, in cui il mondo intero si ritrova a vivere, penso anche a te e alla tua comunità di Groppello. Per i tanti che non mi conoscono sono padre Angelo, un religioso missionario dei padri Scalabriniani originario della bassa bresciana ed ora a New York.In queste settimane, anche se lontano dalla nostra realtà italiana, non ho potuto fare a meno di pensare alle tante notizie che ogni giorno bombardano la nostra vita. E’ davvero triste sapere di quanta sofferenza e dolore molte famiglie oggi sono coinvolte. 
Pensando anche a te caro don Giacomo e alla tua gente, non  posso che ogni giorno ricordarvi nelle mie preghiere. 
A New York sembra di vivere in un film surreale. New York conosciuta come la città che non dorme mai…nelle ultime settimane sembra essere caduta in un sonno profondo. Central Park, Time Square, Wall Street sono ormai deserti da giorni. Nel  West Village, considerato il cuore di Manhattan e dove si trova la mia parrocchia: Madonna di Pompei, siamo rimasti in pochi. Chi ha potuto ha scelto di abbandonare la città e rifugiarsi nelle seconde case come quelle di campagna o in riva al mare. Poche sono le persone che escono, solamente per strette necessita
Questa grave situazione a livello mondiale può fare suscitare i sentimenti piu negativi di scoraggiamento verso il momento presente e magari anche verso la fede…
Eppure succedono cose che mi confermano che ancora una volta la Fede, la fiducia nel Signore diventano il vero e grande sostegno della nostra vita.  
“Senza di me non potete fare nulla” (Gv, 15,5).
Caro don Giacomo ed amici della parrocchia di Groppello, nella speranza gioiosa di vedervi presto, vi auguro buona vita nel Signore. 
Pregate per me ed io preghero per voi. 
Con amicizia 
Padre Angelo